AssoAmbiente

Comunicati Stampa

COVID-19: raccolta differenziata dei rifiuti urbani tessili allo stremo

“L’emergenza COVID-19 ha causato una situazione di grave crisi anche per il settore della raccolta differenziata dei rifiuti urbani tessili, in quanto i mercati di sbocco cui vengono successivamente inviati questi rifiuti sono fermi ormai da oltre 2 mesi; ciò sta creando problemi per le imprese del settore sia finanziari che negli stoccaggi di materiale. Chiediamo l’apertura di un urgente tavolo di confronto con gli operatori per studiare misure in grado di fronteggiare l’emergenza a partire da una moratoria delle somme dovute ai Comuni per lo svolgimento delle attività”.

Sono questi il grido d’allarme e la richiesta di aiuto contenuti nella Lettera inviata da Andrea Fluttero, Presidente CONAU (Associazione Nazionale Abiti Usati aderente a FISE Unicircular), al Ministro dell’Ambiente e ai Presidenti delle Commissioni parlamentari Ambiente di Camera e Senato
Il settore della raccolta differenziata dei rifiuti urbani tessili si è sviluppato in questi anni in Italia, pur in assenza di obbligatorietà, garantendo ogni anno oltre 130.000 tonnellate di materiale raccolto, sottratto quindi a discarica o termovalorizzazione ed avviato a selezione per il riuso ed il riciclo. Le raccolte sono svolte in gran parte da cooperative sociali che hanno così creato numerosi posti di lavoro anche per le categorie protette, mentre i mercati di sbocco sono rappresentati da aziende italiane, tunisine e dell’est europeo, specializzate nella selezione e successiva commercializzazione. Rispetto alle altre raccolte differenziate, il costo del servizio non viene remunerato dai Comuni o dalle municipalizzate, ma dalla vendita del materiale raccolto, con il cui ricavo si devono anche pagare ai Comuni le royalties per lo svolgimento dell’attività, affidata tramite gara.

 “Oggi, con il fermo dei mercati di sbocco causato dalla pandemia, le cooperative sociali (poco capitalizzate) che effettuano le raccolte sono a rischio sopravvivenza”, evidenzia Fluttero che aggiunge, “A una situazione già di per sé critica si aggiunge la previsione, all’auspicabile ripresa dei mercati, di un crollo verticale dei prezzi di vendita del materiale raccolto. Allo scopo di salvare le tante piccole realtà esistenti e i relativi posti di lavoro e di non distruggere un tassello del sistema che diventerà strategico dal 1° gennaio 2022 con l’obbligatorietà della raccolta differenziata (come previsto dal Pacchetto per l’economia circolare e dal relativo schema di decreto legislativo di recepimento), chiediamo un incontro immediato per valutare le misure urgenti a sostegno del settore: in primis una moratoria di 12 mesi sul pagamento delle ‘royalties’ alle pubbliche amministrazioni”.
 

» 19.05.2020

Recenti

07 Novembre 2018
A Ecomondo siglata intesa per riuso e riciclo dei rifiuti tessili domestici
Accordo tra il CONAU (Associazione nazionale filiera abiti usati) e l’omologa Associazione tunisina per la valorizzazione, attraverso riuso e riciclo, degli abiti usati...
Leggi di +
06 Novembre 2018
Senza End of Waste…l’economia circolare è una bufala
Perché: non si possono riciclare grandi flussi di rifiuti come ad esempio le macerie degli edifici o gli pneumatici a fine vita, non si possono ottenere materie prime critiche dai rifiuti tecnologici (RAEE), non si possono riutilizzare i residui di molteplici processi industriali...
Leggi di +
06 Novembre 2018
Sentenza Cerroni: un caso paradigmatico dei pregiudizi che il settore della gestione rifiuti sconta
Secondo i dati Istat negli ultimi dieci anni, il numero dei procedimenti ambientali è passato da 1.000 a oltre 13.000 casi (8.800 riguardano direttamente la gestione rifiuti), il 45% dei quali si è concluso con un’archiviazione (4.687)...
Leggi di +
26 Ottobre 2018
FISE ASSOAMBIENTE a Ecomondo 2018 - Gli appuntamenti
Appuntamento a Rimini, dal 6 al 9 novembre, anche presso il Padiglione B3, stand 103...
Leggi di +
08 Ottobre 2018
Convegno “Rifiuti speciali: i problemi di ieri, le opportunità di domani”, Torino, 8 ottobre
È il futuro delle discariche di rifiuti speciali il tema centrale del convegno Rifiuti speciali: i problemi di ieri, le opportunità di domani Quale la discarica del futuro? Quale futuro per la discarica? in programma a Torino lunedì 8 ottobre, alle ore 9, (Centro Congressi dell’Unione Industriale, Via Fanti 17) promosso da Barricalla Spa in collaborazione con FISE Assoambiente...
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL